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Visualizzazione dei post da maggio, 2016

Ristorante Casa del Nonno 13 (Mercato San Severino, SA)

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Sciolto ogni dubbio: alla Casa del Nonno 13 si mangia davvero bene. Solo pochi mesi fa Raffaele Vitale, lo storico patron, lasciava la struttura creando grossa curiosità riguardo i suoi eredi. Ebbene Marcello Corrado, il nuovo chef, si è mostrato un giovane di talento, che al posto d'imbarazzanti rivoluzioni è partito dalla base tradizionale di Raffaele aggiungendo un plus di raffinatezza visiva e creativa. Una cucina rassicurante, insomma, con gusti prevalentemente morbidi impreziositi da affumicature e consistenze diverse. La cantina ha ricevuto un corposo investimento ed ora sfoggia grande abbondanza di etichette nazionali e straniere. Bonus per l'ambiente: il solito antro d'impareggiabile atmosfera. MENU' Stracotto di capretto, carciofo bianco, raviolo di coratella e riduzione di limone Polpo scottato, crema di topinambur, la sua corteccia croccante e polvere di 'nduja Gnocchi arrostiti profumati alla menta, ragù bianco d'agnello

Ristorante Degusta (Avellino)

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Il lupo perde il pelo ma non il vizio...e il "vizio" di cucinare alla grande Giovanni Mariconda non lo perderà mai. Dopo la  chiusura della sua Taberna Vulgi, lo chef ha scelto di collaborare con Degusta, un progetto moderno di ristorazione con bistrot e pizzeria di qualità al centro di Avellino. Il risultato è una pizza squisita e la possibilità di riassaggiare le creazioni di Giovanni, che assembla materie prime locali di grande pregio per creare piatti semplici, saporiti, ma non banali. La carta dei vini è davvero conveniente, seppur limitata alla sola Irpinia, mentre il locale è spazioso, ben fatto, ma da insonorizzare meglio. A breve partiranno i lavori di ampliamento e ci auguriamo che lo chef possa trovare ancor più spazio, perchè se lo merita. MENU' Prosciutto d'agnello affumicato, rucola, carciofi, pomodori secchi Straccetti di treccia di vacca Bruna Alpina, panna di latte, alici di menaica, pomodorini infornati, pepe nero Uovo a sciusciello c

Ristorante Il Buco (Sorrento, NA)

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Peppe Aversa è tra i pochi grandi ristoratori sopravvissuti all'ondata dei nuovi chef da talent show, che hanno trascinato il mestiere nel baratro fomentando un egocentrismo patologico da copertine patinate. Qui per fortuna è ancora diverso, l'epicentro è la cucina in se', l'accoglienza d'altri tempi, la qualità del servizio offerto agli avventori. Tanti chef hanno collaborato al progetto, a partire da Michele Deleo ora stellato al Rossellinis di Ravello, ma l'impronta è rimasta sempre la stessa e il timone saldamente in mano al Patron. L'ultimo cambiamento ha portato in cucina Ciro Pernalatorre e Antonino Stinga, che proseguono una strada tracciata da quasi vent'anni di attività. I piatti sono concreti, con qualche punta molto accattivante come il risotto alla burrata. La creatività c'è ma non viene spinta più di tanto, d'altronde parliamo del ristorante di riferimento a Sorrento e non c'è posto per azzardi ed estremismi. Una certez