Ristorante Oliver Glowig (Roma)
RIASSUNTO: scampi crudi con bottarga di muggine, burrata e cuore di carciofo (il carciofo ha sapore pieno e bella consistenza; la burrata aggiunge morbidezza; i crostacei riescono magicamente a ritagliarsi spazio fra due sapori tanto netti; il dragoncello aggiunge al tutto una marcia in più); alici alla colatura con ricotta e gazpacho (interessante la temperatura tiepida, così come il gioco di contrasti; il gazpacho è sinergico con le alici davvero delicate e mai invasive); passata fredda di lattuga romana con tagliatelle di latte affumicato, caviale e ostriche (netto e raffinato il sapore del caviale; le ostriche emergono dettagliate dalla passata suadente; il latte affumicato completa il piatto con inedita consistenza e intrigante retrogusto); ravioli di baccalà mantecato con acqua di pomodoro e olive disidratate (il baccalà spicca per consistenza, mentre l'aria di pomodoro dà la giusta acidità al piatto); eliche cacio, pepe e ricci di mare (apparentemente semplice, ma bilanciato