Ristorante Marennà (Sorbo Serpico, AV) 2014
RIASSUNTO: idea di broccoli e salsiccia, impepata di cozze sui generis, crocchetta di baccalà e patate con maionese all'aglio, croccantino parmigiano e nocciole con ricotta al tartufo, cialdine di polenta (un inizio ricco di forme e sapori; ci si diverte parecchio); filetto di trota al “fumo”, crema al rafano, cipolla di Tropea e olio al mandarino (il pesce ha sapore delicato e affumicatura leggera, l'olio disidratato si scioglie in bocca dando una particolare sensazione gustativa; la cipolla dona croccantezza senza invadere i sapori; le uova di salmone impreziosiscono il tutto); "carne cruda...d’estate" con pomodoro, burrata e basilico (la tartare ha un gusto leggiadro; si lascia al cliente la scelta di come condirla, dai semini di basilico marinati con colatura d'alici, intriganti e consistenti, alla burrata che dona una morbidezza diversa; il pomodoro aggiunge l'acidità che rende il piatto perfettamente bilanciato); fois gras con pistacchi, arance e zagara (gradevolissimo al palato, coi pistacchi a dare consistenza e, contemporaneamente, ampliarne il gusto; l'arancia stempera al meglio la grassezza del piatto, già di per se' risolta con raffinatezza); zuppa di scarole, baccalà, uva passa e pinoli (bella sinergia fra le parti, col baccalà saporito e carnoso al punto giusto; la panna acida è dosata a dovere, mentre i pinoli tostati aggiungono una consistenza in più); Spaghetti con cipollotto nocerino, anguilla affumicata e mela verde (intanto il profumo è inebriante; ottima cottura della pasta; il piatto è gradevole, ma l'affumicatura in questo caso prevale sul resto: adatto agli amanti del genere); "tortelli come Nerano" (la sfoglia è tirata ad arte; la doppia farcitura con zucchine e formaggio dà una ricchezza notevole al piatto che diventa senz'altro porcelloso e godereccio; simpatiche anche le zucchine fritte a dare croccantezza); pollo con mais, caffè e pop corn (mais e pop corn ricordano la cucina statunitense, dove però il pollo è fritto, diversamente da quello in oggetto che, cotto nel forno, risulta tenero e non untuoso; il caffè è perfettamente dosato e funzionale); tartelletta alle nocciole, marmellata di latte, mousse al fondente e gelato al pralinato salato (godurioso; la pasta frolla è croccante, il cioccolato imperioso, il gelato ammiccante); cantina dei soli vini della Feudi di San Gregorio, con poche ma interessanti eccezioni; bonus per la possibilità di ricevere calici di vino abbinati ai piatti per 15 euro; personale cordiale e mediamente qualificato; ambiente molto moderno con grande cucina a vista.
OPINIONE CONCLUSIVA: Paolo Barrale è lo chef più sottovalutato in Campania. A mio avviso è tra i cinque migliori che abbiamo e trovo strano che se ne parli così poco sugli altri media. In questo momento, tra l'altro, gode in uno stato di forma eccellente, in pieno equilibrio fra creatività ed esperienza. Tra i pochissimi a creare piatti raffinati ma mai astrusi o distaccati, il nostro è anche un maestro formidabile, come dimostra l'ascesa dei suoi allievi Roberto Allocca e Luigi Salomone. Il menù degustazione a 52 euro ha il miglior rapporto qualità/prezzo dell'anno.
INFO:
Via Provinciale Turci, 1
83050 Sorbo Serpico (Avellino)
Tel. 0825-986666
Prezzo: 50 euro circa a persona
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