L'etto (Napoli)
Domenico Cianflone, 78 kg di amministratore unico. Così recita il biglietto da visita di un giovane imprenditore napoletano che evidentemente punta molto sul peso. In effetti il suo ristorante in Via Costantinopoli a Napoli si basa proprio sul pesare ogni vivanda e pagarla 2.50 euro all'etto, indipendentemente dal fatto che si tratti di antipasto, primo o secondo. Il locale si chiama appunto «L'Etto» e adotta una nuova formula che va incontro ad ogni esigenza: da chi vuol spendere poco a chi vuole saziarsi fino allo scoppio dei bottoni. Le portate vengono servite in un ampio buffet in cui le zuppe e la pasta sono tenute in caldo. Quando finisce qualcosa ci pensa la cucina adiacente a rimpiazzarla in pochi minuti, mantenendo l'offerta sempre fresca e variegata. Arista di maiale cotta a bassa temperatura, spezzatino con frutta secca, gnocchi fatti in casa, salsicce e friarielli sono alcune delle proposte, insieme a tanti contorni di tradizione partenopea ed alcune torte dolci e salate. Il proprietario, già vegetariano, è molto attento ai cibi biologici e cerca di procurarseli in misura sempre maggiore, anche se pare non ci sia grande scelta tra i fornitori in questo momento. Ad ogni modo la qualità è sempre assicurata, partendo da una buona base di olio esclusivamente extravergine di oliva e finendo con una selezione di vini conveniente e fuori dagli schemi. Due forni a microonde, posti nell'ampia sala dove gli avventori possono anche aggregarsi in un tavolo unico, servono a riscaldare le verdure o quant'altro non sia già sul fuoco; inoltre rendono esattamente l'idea che vuol dare Cianflone: un locale semplice, sincero, dove sentirsi come a casa propria e comportarsi in modo sciolto e rilassato, senza troppi formalismi. I clienti sono già numerosi e l'apertura di 24 ore su 24 tutti i giorni della settimana rende il posto altamente fruibile da avventori di ogni età e necessità. Acqua, servizio e coperto compresi nel prezzo sono la ciliegina sulla torta.
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